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Bobò -Sentieri selvaggi- di Leonardo Lardieri

Lunedì 01 Dicembre 2025 06:06

Bobò, di Pippo Delbono

Con materiali di archivio, riprese originali, estratti di spettacoli, momenti di vita

quotidiana, si concretizza il toccante omaggio del regista al suo primo attore Vincenzo

Cannavacciulo, alias Bobo'


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30 Novembre 2025 di



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Presentato al DocLisboa di Lsbona, Fuori Concorso al 78° Festival di Locarno, Bobò di Pippo Delbono, dal 27 in tour per l’Italia fino al 16 dicembre, è un racconto toccante che dal manicomio di Aversa si arriva sui palcoscenici più prestigiosi di Europa. È la storia di Vincenzo Cannavacciuolo. alias Bobò, attore e anima del teatro di Pippo Delbono, morto nel 2019 a 83 anni, con 46 vissuti al manicomio. Attraverso materiali di archivio raccolti per 20 anni, riprese originali, estratti di spettacoli, momenti di vita quotidiana, le musiche originali di Enzo Avitabile, si apre il cinema alla diversità, ad un uomo microcefalo, sordomuto, con un grave ritardo mentale. Qui si compie la ricerca di verità poetica dei corpi delle persone, avendo un’attenzione aperta a tutto il loro universo di segni espressivi. Una verità individuale che si elegge a icona di una più universale condizione umana. Bobò è un maestro di teatro, è sincero, il suo corpo non può mentire, ogni suo piccolo movimento è il massimo che può fare, perché lui è in quel momento completamente presente. Altre persone per arrivare a questa sincerità, che poi sulla scena significa essere semplici, devono superare percorsi più lunghi e tormentati.

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La sincerità non riguarda il sentire, l’emozionarsi: la strada del sentire porta al pensiero, al mascherarsi. Bobò è come se fosse al cuore di una profonda contraddizione della vita in cui nella violenza, nel limite, nel dolore c’è l’aspirazione alla gioia. È così anche nella vita personale di ciascuno: quando sei ferito, trapassato, quando sei precipitato nel dolore non hai voglia di giocare col dolore o di parlare tristemente del dolore, hai voglia di vita. Nell’esperienza della crisi, del disequilibrio, della sofferenza c’è una possibilità straordinaria di bellezza. È questa bellezza che sembra cercare costantemente Pippo Delbono grazie alla forza dirompente di Bobò. C’è in questa “rabbia” il seme maturo di un modo di far teatro, ridisegnandolo attraverso le immagini. A farlo esplodere ci penseranno gli incontri con chi si ritrova nella stessa natura, in un’instabilità senza radici o che, sotto il segno della diversità di Bobò, ha conosciuto la condanna all’isolamento. Per questo, Bobò è diventato un simbolo sul palcoscenico conquistato come “un’altra vita”, dove fa sua la maglia di Ronaldo, che potrebbe essere visto come il suo contrario, o s’affratella a un pagliaccio di Beckett, trovando nella gioia di esprimersi un senso contagioso di pienezza.

Regia: Pippo Delbono
Distribuzione: Luce Cinecittà
Durata: 81’
Origine: italia, 2025



 
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